Quando parliamo di nodi la questione si fa spinosa per varie ragioni. C’è confusione sui nomi, ci sono pareri personali sul mantenimento del carico di rottura e via dicendo. Rimane che al di là delle opinioni e dei presunti test effettuati il nodo migliore è quello eseguito bene. In poche parole è molto più importante l’attenzione che si pone durante l’esecuzione che il nodo in sé, benché come altri anche io abbia le mie preferenze.
Disegnare i nodi è molto complicato e per rispettare i diritti di chi si è impegnato a realizzare le grafiche credo sia giusto invitare a visitare la pagina che ospita i contenuti originali. Mi permetto tuttavia di includere una piccola anteprima altrimenti non è possibile farlo con la chiarezza dovuta. La fonte è Net Knots.
Nodo ad avvolgimento semplice
Nodo sia per ami a paletta che per gli ami ad occhiello. Se ben eseguito riesce a mantenere una percentuale molto elevata del carico di rottura del finale. Adatto ad ami piccoli e terminali sottili. In genere sette spire sono più che sufficienti.
Nota: Il disegno è ben fatto ma quello rappresentato è un amo ad occhiello. Se l’amo è a paletta è preferibile che il capo dormiente (in pratica il terminale) alla fine del nodo sia rivolto verso la faccia interna della paletta (guardi la punta dell’amo).
Nodo ad avvolgimento tradizionale
Nodo sia per ami a paletta che per gli ami ad occhiello. Molto simile al precedente, ne differisce per il fatto che non c’è filo passante sopra le spire. Più complesso da realizzare su ami molto piccoli. In genere sette spire sono più che sufficienti.
Nota: Ancora il disegno è ben fatto ma quello rappresentato è un amo ad occhiello. Se l’amo è a paletta è dunque di nuovo preferibile che il capo dormiente (in pratica il terminale) alla fine del nodo sia rivolto verso la faccia interna della paletta (guardi la punta dell’amo).
Nodo senza nodo
Nodo per ami ad occhiello. Massimo mantenimento del carico di rottura. Si tratta di un nodo molto usato nel carp fishing e nel feeder fishing quando l’esca viene presentata su hair rig. Ne parleremo spesso anche in altri ambiti.
Nota: È un nodo che occorre conoscere poiché come vedremo è ampiamente utilizzato e offre numerose possibilità di innesco. Benché nato con il carp fishing è una risorsa fondamentale anche nella pesca al colpo.
Tutto qui? Ovviamente no. Esistono tantissimi nodi famosi (Palomar, Clinch, Uni, ecc.). Chi fosse interessato può visitare la pagina dedicata su Net Knots — Terminal Connections. Ce ne sono anche altri che potremmo definire “specialistici” ossia particolarmente indicati per certe tipologie di ami, rig e discipline. Benché negli anni li abbia provati un po’ tutti e di tanto in tanto li utilizzi ancora, i tre che vi ho mostrato sono quelli che realizzo più di frequente. Tenete tuttavia conto che le discipline che pratico sono la pesca al colpo, il legering ed il feeder. Se usciamo da questi contesti ci sono nodi che rispondono sicuramente meglio alle varie necessità.