Elba Fishing Blog
Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

Come imbobinare il mulinello da feeder

Tem­po di let­tu­ra: 8 minu­ti

Ben­ché non vi sia­no par­ti­co­la­ri dif­fe­ren­ze con gli altri muli­nel­li, come imbo­bi­na­re cor­ret­ta­men­te il muli­nel­lo da fee­der è un argo­men­to uti­le in quan­to ci con­sen­te di foca­liz­za­re l’at­ten­zio­ne sui fili uti­liz­za­ti: i clas­si­ci mono affon­dan­ti a bas­sa ela­sti­ci­tà (nylon) e i trec­cia­ti (braid).
Entram­bi han­no in comu­ne una carat­te­ri­sti­ca fon­da­men­ta­le, il bas­so allun­ga­men­to (pra­ti­ca­men­te nul­lo quel­lo del trec­cia­to) la cui fina­li­tà è garan­ti­re la mas­si­ma respon­si­vi­tà alle man­gia­te, spe­cial­men­te nel­la pesca a lun­ga distan­za. Entram­bi han­no pro e con­tro, come è nor­ma­le che sia.
I nylon a bas­so allun­ga­men­to han­no un’e­la­sti­ci­tà piut­to­sto ridot­ta rispet­to ai nylon con­ven­zio­na­li ma comun­que pre­sen­te e per­ce­pi­bi­le. Ciò signi­fi­ca che sca­ri­ca­no meglio la ten­sio­ne rispet­to al trec­cia­to con minor stress per i ter­mi­na­li in fase di com­bat­ti­men­to con le pre­de. Ovvio è che mol­to dipen­de anche dal­la can­na che uti­liz­zia­mo, poi­ché tan­to più è rigi­da tan­to più il ter­mi­na­le ne risen­te. I trec­cia­ti han­no un’e­la­sti­ci­tà pra­ti­ca­men­te pari a zero ed è uno dei moti­vi (ma non il solo) per cui nel fee­der vi si abbi­na sem­pre un lea­der in nylon. A pari­tà di cari­co di rot­tu­ra sono mol­to più sot­ti­li del nylon e que­sto è un aspet­to fon­da­men­ta­le in quan­to il lan­cio a lun­ga distan­za vie­ne enor­me­men­te faci­li­ta­to.
Alla doman­da «è meglio il nylon o il trec­cia­to?» non vi è una rispo­sta uni­vo­ca ma sem­pli­ce­men­te dipen­de dal con­te­sto e dal tipo di approc­cio. Si può però soste­ne­re che all’au­men­ta­re del­la distan­za di pesca con­vie­ne orien­tar­si sem­pre più sul­l’u­so dei trec­cia­ti per i moti­vi sud­det­ti: lan­cio e respon­si­vi­tà.

Come imbobinare il nylon da feeder

Nel fee­der su cor­ta e media distan­za si uti­liz­za­no i nylon spe­ci­fi­ci, ulti­ma­men­te qua­si tut­ti di buo­na qua­li­tà e con otti­me carat­te­ri­sti­che (alme­no quel­li del­le mar­che più note). Tra un mono e l’al­tro vi può esse­re una pic­co­la dif­fe­ren­za per­cen­tua­le di allun­ga­men­to (più o meno ela­sti­co), di memo­ria o di resi­sten­za all’a­bra­sio­ne ma più o meno un buon nylon da fee­der si com­por­ta come dovreb­be. Rela­ti­va­men­te all’affon­da­men­to val­go­no gli stes­si discor­si fat­ti per la pesca all’in­gle­se quin­di il filo deve chia­ra­men­te esse­re affon­dan­te (sin­king) ma sgras­sar­lo perio­di­ca­men­te aiu­ta mol­to (soli­te solu­zio­ni sgras­san­ti già viste, sia com­mer­cia­li che self-made). Anche dei dia­me­tri abbia­mo già par­la­to: varia­no a secon­da del tipo di pesca (light, medium, hea­vy) ma per pre­ser­va­re una buo­na lan­cia­bi­li­tà non dovreb­be­ro supe­ra­re lo 0.22 (se ser­ve qual­co­sa in più nei pri­mi metri meglio affi­dar­si ad uno shock lea­der). In gene­re 150 metri di mono da fee­der sono più che suf­fi­cien­ti poi­ché anche ope­ran­do su una cer­ta distan­za (es. 70 metri) rima­ne in bobi­na filo suf­fi­cien­te per non ave­re un nodo che pas­sa lun­go gli anel­li duran­te un com­bat­ti­men­to. Quel che man­ca a rag­giun­ge­re il pro­fi­lo cor­ret­to si può fare con un “filo da bat­ta­glia” e si par­la appun­to di fon­do.
Per rea­liz­za­re il fon­do giu­sto occor­ro­no due bobi­ne ugua­li ma sic­co­me una buo­na par­te dei muli­nel­li vie­ne ven­du­ta con una sola bobi­na o tal­vol­ta con due bobi­ne ma di diver­sa capa­ci­tà (diver­sa pro­fon­di­tà) è inu­ti­le per­der­ci in spie­ga­zio­ni più lun­ghe e vedia­mo diret­ta­men­te il meto­do “uni­ver­sa­le”.

Muli­nel­lo di taglia 5000 (capa­ci­tà tota­le 300 metri del­lo 0.20) da imbo­bi­na­re con 150 metri di nylon da fee­der più un fon­do.

Mulinello e filo da legering

1. Caricare i 150 metri di filo

Le cose sono due: o ave­te una bobi­na pre­ci­sa da 150 metri metri di filo o se ne ave­te una più gran­de (es. 300, 500, 1000 metri) vi ser­ve un sem­pli­ce con­ta­me­tri. In ogni caso ini­zia­mo comun­que con il cari­ca­re sul muli­nel­lo il filo che abbia­mo scel­to come len­za madre. In que­sta fase non fac­cia­mo nodi par­ti­co­lar­men­te ela­bo­ra­ti in quan­to poi il filo dovrà esse­re rove­scia­to.

La pri­ma ope­ra­zio­ne con­si­ste nel cari­ca­re sul muli­nel­lo i 150 metri di filo che rap­pre­sen­te­ran­no poi la nostra len­za madre (il filo che a ope­ra­zio­ni ter­mi­na­te sarà il più super­fi­cia­le).

Mulinello e contametri

2. Aggiungere il fondo

Unia­mo ora il filo appe­na cari­ca­to a quel­lo “da bat­ta­glia” per il fon­do (pos­si­bil­men­te del­lo stes­so dia­me­tro o leg­ger­men­te mag­gio­re). Come nodo di giun­zio­ne va benis­si­mo un qual­sia­si nodo a poche spi­re: non deve tene­re una tra­zio­ne, ser­ve solo a uni­re tem­po­ra­nea­men­te le due len­ze. Pro­ce­dia­mo dun­que con il cari­ca­men­to fino a com­ple­ta­re la capa­ci­tà del­la bobi­na ed otte­ne­re il pro­fi­lo cor­ret­to.

In que­sta fase il fon­do appa­re in super­fi­cie ma in segui­to ver­rà rove­scia­to.

Fondo per il mulinello

3. Separare (sbobinare) in due parti

Dob­bia­mo ades­so inver­ti­re le due len­ze (len­za madre e fon­do) e lo fac­cia­mo aiu­tan­do­ci con un muli­nel­lo di riser­va. Io ne ho alcu­ni che sono dedi­ca­ti pro­prio a que­ste ope­ra­zio­ni. Si trat­ta di vec­chi muli­nel­li che non uti­liz­zo più ma anco­ra in otti­mo sta­to: che sia­no “buo­ni” (nel sen­so che imbo­bi­ni­no bene e non dan­neg­gi­no il filo) è fon­da­men­ta­le. Dun­que non fac­cia­mo altro che sepa­ra­re len­za madre e fon­do in due dif­fe­ren­ti bobi­ne.

Con un buon muli­nel­lo di riser­va sepa­ria­mo il fon­do dal­la len­za madre.

Sbobinare fondo e lenza madre

4. Imbobinamento finale

Que­sta è la fase in cui si inver­to­no le len­ze e si fan­no i nodi come si deve. Ini­zia­mo col­le­gan­do il fon­do alla bobi­na con un nodo che non sci­vo­li (si veda la sezio­ne trec­cia­to) e cari­chia­mo il fon­do. Cari­ca­to il fon­do lo si uni­sce alla len­za madre con un nodo di giun­zio­ne ad alta tenu­ta (se le due len­ze han­no dia­me­tro iden­ti­co o mol­to simi­le va benis­si­mo un nodo di san­gue) e si pro­ce­de fino al ter­mi­ne del­l’im­bo­bi­na­men­to.

Dopo aver inver­ti­to fon­do e len­za madre que­st’ul­ti­ma rima­ne in super­fi­cie. Il pro­fi­lo di cari­ca­men­to è per­fet­to.

Mulinello da feeder imbobinato

È pra­ti­ca comu­ne imbo­bi­na­re i muli­nel­li con le bobi­ne immer­se in acqua. Io pre­fe­ri­sco non far­lo per­ché non amo che la bobi­na di filo (quel­la di pla­sti­ca, del­la con­fe­zio­ne) stia in oriz­zon­ta­le e si muo­va ecces­si­va­men­te. Non andreb­be fat­to con il trec­cia­to (vedi dopo) e mio pare­re nean­che con il nylon. Se desi­de­ra­te che il filo sia bagna­to basta immer­ge­re la bobi­na pri­ma del cari­ca­men­to del filo sul muli­nel­lo ma poi andreb­be tenu­ta in ver­ti­ca­le e libe­ra di ruo­ta­re sul pro­prio asse (vedi sug­ge­ri­men­ti a fine arti­co­lo).

Come imbobinare il trecciato

Si leg­ge mol­to su come imbo­bi­na­re il trec­cia­to sui muli­nel­li tut­ta­via le cose cui fare atten­zio­ne non sono poi mol­tis­si­me, nel sen­so che non sono neces­sa­rie ope­ra­zio­ni par­ti­co­la­ri. Dopo un po’ di anni che uso il trec­cia­to ed aver­le pro­va­te più o meno tut­te la mia opi­nio­ne è che bagna­re il filo pri­ma di imbo­bi­nar­lo non è neces­sa­rio. Piut­to­sto il filo va bagna­to quan­do si pesca, e a que­sto sco­po è uti­le un pic­co­lo spruz­zi­no pie­no d’ac­qua dol­ce. Giu­sto al pri­mo lan­cio, poi ovvia­men­te il filo si bagna da solo. Altra cosa impor­tan­te è man­te­ne­re la bobi­na di filo (quel­la del­la con­fe­zio­ne) in ver­ti­ca­le duran­te l’im­bo­bi­na­men­to e non in oriz­zon­ta­le (come acca­de quan­do si usa il meto­do del sec­chio d’ac­qua). La bobi­na pog­gia­ta (peg­gio anco­ra se immer­sa e libe­ra di muo­ver­si) in oriz­zon­ta­le favo­ri­sce il for­mar­si di tor­sio­ni sul filo.

Braid 0.10 mm imbo­bi­na­to su muli­nel­lo di taglia 4000 a bobi­na lar­ga ma a capa­ci­tà ridot­ta.

imbobinare trecciato

Fare o meno il fon­do di nylon dipen­de dal­la capa­ci­tà del­la bobi­na. Per evi­ta­re com­pli­ca­zio­ni è sem­pre meglio fare un pic­co­lo fon­do tut­ta­via sui muli­nel­li con bobi­na a capa­ci­tà ridot­ta si può cari­ca­re solo trec­cia­to ma in que­sto caso occor­re fare atten­zio­ne a come fis­sia­mo il filo, onde evi­tar­ne lo slit­ta­men­to. Alcu­ni muli­nel­li  pro­get­ta­ti per il trec­cia­to han­no un siste­ma che limi­ta di mol­to que­sto pro­ble­ma ma in ogni caso con­vie­ne ope­ra­re come segue:

  1. si rea­liz­za un’a­so­la sul trec­cia­to;
  2. si crea un nodo scor­so­io facen­do pas­sa­re un trat­to di filo den­tro l’a­so­la;
  3. si strin­ge il nodo intor­no alla bobi­na;
  4. si appli­ca un pez­zet­to di nastro iso­lan­te sul nodo a bloc­car­lo.

Dopo aver veri­fi­ca­to che il nodo è bel­lo sal­do e non sci­vo­la si può ini­zia­re ad imbo­bi­na­re.

Rea­liz­za­zio­ne del nodo scor­so­io ad aso­la.

imbobinare trecciato
imbobinare trecciato

Fis­sag­gio del filo in bobi­na.

imbobinare trecciato
imbobinare trecciato

Duran­te l’im­bo­bi­na­men­to è bene man­te­ne­re un buo­na ten­sio­ne del filo in modo che que­sto risul­ti ben duro e com­pat­to intor­no alla bobi­na. Come det­to poc’an­zi non ser­ve bagna­re il filo, basta ricor­dar­si di far­lo al pri­mo lan­cio. I trec­cia­ti nuo­vi han­no sem­pre biso­gno di un po’ di rodag­gio ma se abbia­mo fat­to tut­to come si deve non avre­mo pro­ble­mi. Impor­tan­te è sem­pre col­le­ga­re un lea­der in nylon alla fine la cui lun­ghez­za va da due a tre vol­te quel­la del­la can­na e il cui diametro/carico di rot­tu­ra è in rela­zio­ne con la can­na ed il peso da lan­cia­re. Non ser­ve cioè che il lea­der abbia una cari­co di rot­tu­ra supe­rio­re a quel­lo del­la trec­cia poi­ché in gene­re que­st’ul­ti­mo è piut­to­sto ele­va­to e a pari­tà di cari­co di rot­tu­ra dovrem­mo uti­liz­za­re un nylon di dia­me­tro par­ti­co­lar­men­te gene­ro­so. Il ruo­lo del lea­der in nylon, vale la pena ripe­ter­lo, è quel­lo di con­fe­ri­re alla len­za madre un cer­to gra­do di ela­sti­ci­tà (fon­da­men­ta­le sia in fase di lan­cio che di com­bat­ti­men­to con la pre­da) e di resi­sten­za all’a­bra­sio­ne (nel­la sua par­te fina­le).

Imbo­bi­na­men­to ulti­ma­to.

imbobinare trecciato

Se inve­ce si pre­ve­de di fare un pic­co­lo fon­do il pro­ble­ma non si pone poi­ché il trec­cia­to vie­ne con­nes­so al nylon con lo stes­so nodo che usia­mo per col­le­ga­re il lea­der (Albright, Alber­to o altri ido­nei alla giun­zio­ne nylon-trec­cia­to).

Nodo Alber­to con per­li­na di cia­noa­cri­la­to.

Nodo Alberto
Nodo Alberto
Nodo Alberto

Men­tre per il nodo inter­no (tra fon­do di nylon e trec­cia­to) non vi sono par­ti­co­la­ri accor­gi­men­ti (è un nodo pro­fon­do) la rea­liz­za­zio­ne cor­ret­ta del nodo tra trec­cia­to e lea­der in nylon è fon­da­men­ta­le poi­ché il nodo si tro­va in super­fi­cie nel­la bobi­na e può osta­co­la­re il lan­cio. Deve trat­tar­si dun­que di un nodo resi­sten­te, sot­ti­le, che non pre­sen­ti appi­gli e che pos­sa pas­sa­re facil­men­te attra­ver­so gli anel­li del­la can­na.
Di soli­to io mi affi­do al nodo Alber­to (vedi Nodi di giun­zio­ne). Sei spi­re discen­den­ti e sei ascen­den­ti sono suf­fi­cien­ti. È bene non lascia­re ecce­den­ze poi­ché sono par­ti­co­lar­men­te fasti­dio­se in quan­to il filo duran­te il lan­cio vi si impi­glia. Taglia­te dun­que le ecce­den­ze “a filo” si va ad appli­ca­re una pic­co­la quan­ti­tà di cia­noa­cri­la­to in modo da for­ma­re una sor­ta di sot­ti­le per­li­na. Que­sta “per­li­na” oltre a sta­bi­liz­za­re il nodo e a ren­der­lo più resi­sten­te faci­li­ta lo svol­gi­men­to del­le spi­re di filo sovrap­po­ste e lo scor­ri­men­to attra­ver­so gli anel­li.

Link spon­so­riz­za­ti

Suggerimenti

In com­mer­cio vi sono uti­li attrez­zi (imbo­bi­na­to­ri) che ci con­sen­to­no di svol­ge­re alcu­ne ope­ra­zio­ni con asso­lu­ta faci­li­tà. In real­tà man­te­ne­re ben sal­da la bobi­na in ver­ti­ca­le facen­do­la ruo­ta­re sul pro­prio asse non richie­de par­ti­co­la­ri dia­vo­le­rie. Io uti­liz­zo una sem­pli­ce mor­sa, una pen­na e due pic­co­le ruz­zo­le in eva/neoprene (quel­le per i fina­li).

imbobinare mulinello

Le ruz­zo­le, una vol­ta infi­la­te sul­la pen­na, pos­so­no esse­re facil­men­te posi­zio­na­te ai lati del­la bobi­na sen­za che si spo­sti­no (ovvio che il foro deb­ba ave­re dia­me­tro infe­rio­re a quel­lo del­la pen­na) e la bobi­na di filo è libe­ra di ruo­ta­re con la resi­sten­za suf­fi­cien­te ad evi­ta­re che si for­mi­no gro­vi­gli duran­te la rota­zio­ne.

imbobinare mulinello

Solu­zio­ne spar­ta­na ma fun­zio­na­le. La ten­sio­ne del filo duran­te l’im­bo­bi­na­men­to si rego­la tenen­do il filo tra le dita, come al soli­to. Può esse­re uti­le l’u­so di una pic­co­la spu­gna o di un tes­su­to imbe­vu­ti di solu­zio­ne sgras­san­te, il che eli­mi­na l’at­tri­to sul nylon e con­tem­po­ra­nea­men­te lo sgras­sa faci­li­tan­do­ne poi l’af­fon­da­men­to in acqua.

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