Esistono molti modi per innescare i pellet (nodo scorrevole, baionette, quick-stop, ecc.) ma a mio modo di vedere ne esiste soltanto uno che presenti la massima versatilità, sia che si tratti di pellet standard che forati (drilled pellet). È l’innesco su hair rig con bait band. Parliamo ovviamente di pellet da innesco duri e dunque impossibili da appuntare direttamente sull’amo. In questo breve articolo vedremo dunque come ottenere vari tipi di presentazione, quale amo abbinare e che terminali utilizzare.
Innesco del pellet con bait band
L’innesco del pellet con le bait bands (anellini elastici) è in assoluto il più versatile in quanto consente ogni tipo di presentazione possibile. Versatilità che può essere ulteriormente aumentata se si realizza un hair rig di tipo scorrevole, che ci consente di variare la distanza tra bait band e curvatura dell’amo.
A seconda del diametro del pellet da innescare scegliamo la bait band della misura idonea.
Ogni pellet ha un rapporto abbastanza stretto sia con la misura della bait band che con quella dell’amo. La bait band deve potersi allargare facilmente e a sufficienza per ospitare il pellet senza però forzare troppo: una bait band troppo piccola finirà per rompersi dopo qualche innesco mentre una bait band troppo grande rischia di far scivolare via il boccone. Individuata dunque la misura ideale occorre scegliere l’amo giusto che in genere è quello la cui curvatura è ampia più o meno quanto il diametro del pellet.
Si parte sempre con un amo la cui curvatura è ampia quanto il diametro del pellet.
Vedremo infatti come i pellet possano essere innescati nei due versi, sia in orizzontale (innesco classico) che in verticale (per quelli forati). A meno che non vi siano esigenze particolari, l’equilibrio tra diametro e curvatura assicura nella maggior parte dei casi un perfetto equilibrio dell’innesco.
Innesco classico
Realizzato l’hair rig (come volete, standard o scorrevole) si allarga la bait band con il bait bander così da applicarla intorno al pellet. Un piccolo consiglio: se il pellet è di grandi dimensioni e vi occorre una bait band di diametro generoso, potete ricavarla tagliando un anellino da un laccio emostatico in lattice.
Un pellet da 11 mm di tipo pop-up è stato applicato tramite una bait band ricavata tagliando un anellino da un laccio emostatico in lattice.
La distanza di partenza tra pellet e curvatura dell’amo è generalmente intorno ai 2–3 mm. Se avete realizzato un hair rig scorrevole potete aumentarla o diminuirla di qualche millimetro. Se invece desiderate pescare con la curvatura dell’amo subito adiacente all’esca (in genere si fa in mare ma può tornare utile anche in acqua dolce) basta far passare l’amo tra pellet ed anellino.
Innesco del pellet a stretto contatto con l’amo, molto utile in mare.
Si tratta di una presentazione tipica per pesci che mordono (quelli di mare appunto) che presenta il vantaggio di avere comunque la bait band legata al rig e quindi impossibilitata a sfilarsi nel caso il pellet venga mangiato o per qualche ragione venga perso.
Innesco per pellet forati (drilled pellets)
Talvolta si preferisce innescare i pellet in verticale attraverso un foro che abbiamo praticato con un piccolo trapano o in caso siano stati acquistati pre-forati (pre-drilled). Questo tipo di innesco ha il vantaggio di non avere anello elastico esterno e quindi di presentarsi come più naturale (benché a mio parere non vi sia poi così tanta differenza).
Pellet da 11 mm pop-up forato con il mini trapano elettrico. Per l’innesco si usa un ago con con uncino.
So che molti usano metodi diversi come ad esempio baionette o quick-stop ma la bait band svolge anche in questo contesto egregiamente il suo ruolo di “ferma esca”. I vantaggi stanno nel non dover cambiare terminale ed avere un bloccaggio più stabile del pellet duro. Quindi utilizzando lo stesso terminale visto prima (hair rig con bait band) possiamo passare da un’innesco all’altro semplicemente facendo entrare l’ago nel foro del pellet e poi portando all’interno del foro la bait band.
Innesco del pellet forato tramite bait bad interna.
Realizzando questo tipo di innesco noterete come la bait band tenda ad allargarsi subito sopra e subito sotto il pellet (mentre al suo interno è allungata) bloccando perfettamente il pellet e impedendone qualsiasi movimento lungo il capello del rig.
Suggerimenti
Per la foratura dei pellet consiglio l’uso di un mini trapano elettrico (multiutensile rotativo) in quanto consente di risparmiare tempo e riduce di molto la possibilità che il pellet si rompa durante la realizzazione del foro. Quello in foto costa poco e lo trovate nella nostra sezione dedicata ai prodotti testati e recensiti.
Se si prevede di pescare con pellets di diverso diametro è opportuno realizzare vari tipi di terminale in quanto, come abbiamo detto, deve esserci equilibrio con la misura della bait band, dell’amo e anche del finale. In genere nella pesca a fondo le misure dei pellet variano da 11 a 6 mm, con quest’ultimi di più raro utilizzo e orientati ai pesci di piccola taglia. La misura migliore è 8 mm (pellet né troppo grandi, né troppo piccoli) e considerando che la presentazione avviene a livello del fondo e con un amo di media misura, un terminale dello 0.20 è l’ideale.
Sempre in relazione con il pellet e la misura dell’amo, al crescere delle dimensioni si sale con il diametro del finale mentre si scende se si innesca un pellet più piccolo. Un discorso a parte invece riguarda la pesca al colpo (vedi Pellet waggler in mare) dove per via del fatto che la lenza lavora sospesa i rapporti sono leggermente diversi e si tende ovviamente a stare più bassi utilizzando finali dello 0.14 (per i pellet da 8 mm) o dello 0.12 (per i pellets da 6 mm).