La spallinata e in generale ogni distribuzione di pallini, anche la più semplice e raccolta, richiede precisione, cura dei particolari, attenzione quasi maniacale per i dettagli. Un galleggiante tarato male, una geometria ed una dinamica sbagliate, una lenza indebolita dall’applicazione dei pallini sono tutti fattori che possono compromettere una pescata o far perdere il pesce della giornata.
La bolognese si può praticare in molti modi ma non v’è dubbio che in questa disciplina la perfezione ha un peso maggiore che in altre, specie quando si debbano insidiare prede di taglia con sistemi pescanti leggeri e sottili.
Per chi si avvicina a questa tipologia di pesca qualche consiglio che ai più esperti risulterà banale può offrire maggiori chances di riuscita.
Buoni pallini, buone lenze
Partiamo da una cosa ovvia: una spallinata è fatta da tanti pallini metallici schiacciati su di un filo di nylon e tanto meglio sono applicati i pallini tanto meno il filo ne risente. Se poi ci aggiungiamo che spesso si rende necessario rimuoverli o spostarli possiamo immaginare lo stress che subisce la lenza. Detto questo i pallini devono essere di alta qualità, sia come materiale che come tipo di taglio.
Il consiglio è quello di affidarsi a brand noti e fare attenzione alle soluzioni più economiche poiché spesso al di là del materiale è proprio il taglio (la spaccatura) che crea problemi. Anche tra i pallini “buoni” posso essercene alcuni con delle imperfezioni: non esitate a scartarli. Si tengono solo i pallini tutti uguali, con taglio preciso sia come collocazione (a metà pallino) che profondità.
Stringere e spostare i pallini
Evitate i denti, fa molto vecchia scuola ma serve solo a far danni. I denti non sono strumenti per stringere il piombo, la forza impressa è priva di controllo e non vedete bene da che parte si colloca il taglio. Per stringere i pallini si usano delle piccole pinze a becco piatto. Vanno benissimo quelle economiche che si possono trovare in qualsiasi ferramenta ma con qualche euro in più consiglio le pinze Cresta, studiate appositamente per i pallini e dotate di un dente per la loro rimozione.
I pallini andrebbero stretti mantenendo per tutti la stessa collocazione del taglio sul filo. È più laborioso ed è vero che se li avete selezionati bene, avendo tutti la stessa profondità, la lenza viene comunque ordinata anche se le facciate non corrispondono. Tuttavia (c’è sempre un “ma”) se si prevede di dover spostare i pallini, il filo deve scorrere nella profondità del taglio (altrimenti si rischia di sfilare il pallino); averli tutti disposti alla stessa maniera facilita l’operazione.
I pallini, di piombo morbido, vanno stretti il giusto, né troppo né poco. Un vecchio metodo, sempre valido benché impegnativo in caso di spallinate lunghe, è quello di stringere i pallini sulla lenza doppiata con uno spezzone di filo. Uno volta stretto il pallino si tratta solo di rimuovere lo spezzone così che il piombo rimanga fisso quanto basta e al contempo sia anche riposizionabile con pochissimo stress per la lenza.
Realizzare lenze con un gran numero di pallini in questo modo richiede però molto tempo. Dunque, tornando al discorso di prima, se i pallini sono buoni si preferisce applicarli direttamente (senza spezzone) e poi allentarli. Per allentare un pallino è sufficiente stringerlo in senso contrario, ossia lungo il taglio, determinando in questo modo un allargamento della fessura.
Rimuovere i pallini
I classici “lavepiombo” possono risultare utili allo scopo ma io consiglio ancora le pinze Cresta. Gestiscono molto bene una vasta gamma di pallini, anche di piccole dimensioni. Se tuttavia i pallini sono molto piccoli rimuoverli non è mai una buona scelta e conviene gestirli in modo diverso. Di solito infatti si rimuovono piombi che hanno un certo peso (es. nella rimodulazione di lenze in condizioni di corrente variabile) mentre quelli più piccoli e leggeri al massimo si spostano o si raggruppano.
L’operazione è comunque più che intuitiva. Basta infatti posizionare il pallino con il taglio in corrispondenza del dente della pinza e il gioco è fatto.
Queste pinze non sono facilissime da trovare ma vale la pena acquistarle anche su store stranieri in caso di difficoltà. Una piccola spesa aggiuntiva per uno strumento che personalmente ritengo utilissimo.
Pesi e misure
Lo avrete notato: si parla sempre di misure ma i pesi corrispondono appena. Sia che si tratti di numerazione standard (quella che usiamo in Italia per intenderci) che si tratti di numerazione inglese, due marche diverse avranno pallini che per una stessa numerazione hanno un peso leggermente diverso. Tranne forse che per quelli più utilizzati (es. i pallini del numero 8 standard pesano praticamente tutti 0.07 g e i BB inglesi pesano tutti 0.40 g).
Solo per indicazione generale riporto due tabelle di esempio (standard e inglesi).
SHOT | WEIGHT (g) |
---|---|
7/0 | 1.385 |
6/0 | 1.057 |
5/0 | 0.705 |
4/0 | 0.532 |
3/0 | 0.475 |
2/0 | 0.394 |
1/0 | 0.365 |
0 | 0.347 |
1 | 0.288 |
2 | 0.242 |
3 | 0.194 |
4 | 0.162 |
5 | 0.132 |
6 | 0.102 |
7 | 0.095 |
8 | 0.07 |
9 | 0.06 |
10 | 0.04 |
11 | 0.028 |
12 | 0.019 |
13 | 0.013 |
Tra le due tabelle ovviamente non c’è gran corrispondenza quindi, nei vari articoli, quando si farà riferimento ai pallini verrà specificato se si tratta di misura standard o inglese.
SHOT | WEIGHT (g) |
---|---|
LG | 3 |
LSG | 2 |
SSG | 1.6 |
SG | 1.2 |
AAA | 0.8 |
AB | 0.6 |
BB | 0.4 |
1 | 0.3 |
4 | 0.2 |
6 | 0.1 |
8 | 0.06 |
9 | 0.05 |
10 | 0.04 |
11 | 0.025 |
12 | 0.02 |
Attenzione al fatto che i pallini se non sono perfettamente calibrati in misura e in peso posso anche presentare differenze all’interno della stessa marca/dispenser. Quando si realizza una lenza può essere utile dotarsi di una bilancia di precisione, che elimina la fatica di dover sommare il peso dei vari pallini dando un’indicazione sufficientemente precisa del peso globale della distribuzione che si intende realizzare.
La bilancia è anche utile a verificare che il peso dei pallini corrisponda a quando dichiarato, come del resto quelle delle torpille, alle quali si applica il medesimo ragionamento. Più avanti parleremo anche delle spiraline realizzate con il filo di piombo che possiamo calibrare perfettamente proprio con l’uso dello stesso strumento di precisione.