Come è fatto un amo da pesca? La domanda può sembrare banale ma la comprensione della sua struttura è fondamentale per poter operare la scelta, che deve essere quanto mai opportuna a seconda del tipo di esca utilizzata, della tecnica e della specie insidiata.
Lo schema qui proposto è un punto di riferimento che non può assolutamente mancare.
Molto brevemente l’attacco può essere a paletta o ad occhiello. Il gambo lungo, medio o corto. L’apertura larga o stretta, mentre la curvatura può avere diverse forme, tonda (come nei classici Aberdeen), semi-angolata (tipica dei Crystal) fino a curvature “speciali” per ami che devono svolgere una specifica funzione o sono disegnati per ospitare particolari esche. Anche riguardo alla punta esistono varianti tra le quali le più note e facilmente identificabili riguardano la presenza o meno dell’ardiglione (gli ami senza ardiglione sono conosciuti come barbless) e la forma, che può essere dritta o ricurva (a becco d’aquila). Altra caratteristica che merita di essere menzionata è la svergolatura, ossia il fatto che la porzione frontale dell’amo (non solo la punta) sia fuori asse rispetto al gambo (amo storto). Poi importante è anche il profilo, sottile, spesso, rotondo o forgiato.
Ai classici ami di molti anni fa (es. Aberdeen, Limerik, Crystal, ecc.) se ne sono aggiunti nel tempo un nutrito numero tanto che oggi tentare di classificarli tutti sarebbe un esercizio più faticoso che utile.
La scelta dell’amo più adatto deve essere fatta in relazione all’esca utilizzata e al tipo di innesco. Per intenderci la pesca al cavedano o alla spigola con il bigattino singolo richiederà ami piuttosto piccoli e leggeri indipendentemente dalla taglia del pesce. Questo perché il bigattino singolo deve mantenere la vitalità e deve essere presentato con la maggior naturalezza possibile. Se invece si prevede di innescare più bigattini contemporaneamente l’amo dovrà per ovvie ragioni essere leggermente più grande.
Esche particolarmente voluminose dedicate a pesci di grandi dimensioni e dall’apparato buccale imponente richiederanno ami grandi e resistenti, non di rado forgiati e via dicendo. Non potendo coprire ora l’intero spettro di combinazioni e possibilità ci riserviamo di indicare tutti gli ami utilizzati nei vari articoli con attenzione particolare alle loro caratteristiche. Per adesso è importante che si prenda familiarità con la struttura generale in modo così da comprenderne, poi, il perché della scelta.