Elba Fishing Blog
Pesca sportiva in mare e in acqua dolce. Tecniche, attrezzature, esperienze.

Link legering e bomb fishing in mare

Tem­po di let­tura: 7 minu­ti

Il link leg­ering ed il bomb fish­ing sono due tec­niche di pesca a fon­do con piom­bo diret­to (straight lead) che abbi­amo ampia­mente introdot­to in un prece­dente arti­co­lo (Leg­ering “straight lead”: bomb fish­ing e link leg­er) e al quale invi­to a fare rifer­i­men­to pri­ma di pros­eguire la let­tura. Qui ne vedi­amo un’ap­pli­cazione in mare ed in uno sce­nario clas­si­co, quel­lo del­la pesca in acqua bas­sa. In ques­ta tipolo­gia di ambi­ente (zona umi­da a bas­so fon­dale) la ridot­ta pro­fon­dità rende scon­sigli­a­bile l’u­so del pas­tu­ra­tore poiché i con­tinui lan­ci provochereb­bero trop­po dis­tur­bo ed è dunque preferi­bile pas­tu­rare a mano, con la stes­sa modal­ità del­la pesca al colpo. Rispet­to a quest’ul­ti­ma l’ap­proc­cio a light leg­ering con­sente però di elim­inare il con­tin­uo con­trol­lo del gal­leg­giante in caso di ven­to, sem­pre nec­es­sario anche pes­can­do all’in­glese e con tut­ti gli accorg­i­men­ti del caso. Si va cioè a sem­pli­fi­care notevol­mente l’azione di pesca otte­nen­do risul­tati sovrap­poni­bili.

Lo spot: zona umi­da con spi­ag­gia a bassis­si­mo fon­dale. La pro­fon­dità a dis­tan­za di fion­da mis­ura­ta con la son­da (uti­liz­zan­do un gal­leg­giante) non supera il metro.

Link Leger in acqua bassa

L’attrezzatura in breve

Dob­bi­amo innanz­i­tut­to tenere a mente i due fat­tori prin­ci­pali: ven­to e poca pro­fon­dità. Cer­chi­amo dunque di posizionar­ci il più in bas­so e vici­no alla riva pos­si­bile in modo che il quiver del­la can­na pos­sa sfio­rare la super­fi­cie del­l’ac­qua (il che elim­i­na l’ef­fet­to del ven­to sul filo). La can­na è una 12 pie­di da light leg­ering, leg­gera e sot­tile, con quiver da 1 oz (potete scen­dere a 0.75 se il ven­to non dis­tur­ba e salire fino ad un mas­si­mo di 2 oz in caso con­trario). Il mulinel­lo di taglia 4000 è imbobi­na­to con uno 0.18 di tipo affon­dante (sink­ing); è fon­da­men­tale che il filo affon­di rap­i­da­mente e il più pos­si­bile per lim­itare il dis­tur­bo super­fi­ciale ed avere una lin­ea più diret­ta con il ter­mi­nale.

La postazione. Un paniere o un panchet­to rego­la­bili con feed­er arm sono fon­da­men­tali per­ché con­sentono di pescare con la mas­si­ma comod­ità e di posizionare per­fet­ta­mente la can­na.

Link Leger in acqua bassa

Pes­can­do a dis­tan­za di fion­da su mas­si­mo un metro d’ac­qua il peso da lan­cia­re è molto pic­co­lo e vale la rego­la del peso min­i­mo nec­es­sario per super­are di poco la dis­tan­za e stare fer­mi sul fon­do; par­liamo dunque di 5–15 gram­mi. Fino a 5 gram­mi si può usare la coro­nci­na di palli­ni (un SSG segui­to da 4 AAA) e l’ap­proc­cio è a link leg­ering, superati i 5 gram­mi mon­ti­amo un piom­bo sin­go­lo (inline o deriva­to) e l’ap­proc­cio è a bomb fish­ing. In ogni caso qui non ha molto sen­so super­are lo 0.18 in lenza madre sia per una ques­tione di lan­cio che di elas­tic­ità (gra­di­ente con il ter­mi­nale). Per le stesse ragioni la can­na deve essere in gra­do di lan­cia­re agevol­mente pesi ridot­ti ed ammor­tiz­zare bene le fughe dei pesci, dunque non potrà che essere light e abbas­tan­za mor­bi­da, con un’azione pro­gres­si­vo-par­a­bol­i­ca che in quest con­dizioni rap­p­re­sen­ta l’ide­ale com­pro­mes­so.

Can­na e mulinel­lo da light legering/feeder. 

Link Leger in acqua bassa

L’esca migliore è il clas­si­co bigat­ti­no che viene appun­ta­to per lo più sin­go­lo e per la coda. Per le tipolo­gie di innesco fate rifer­i­men­to all’ar­ti­co­lo ded­i­ca­to: Il bigat­ti­no: come innescar­lo. Lavo­ran­do sul fon­do si può anche optare per usare due larve ed in questo caso io ten­do a preferire l’in­nesco tes­ta-lat­erale. In ogni caso si uti­liz­zano ami pic­coli che a sec­on­da del mod­el­lo e del numero di larve van­no dal 18 al 22.
Amo pic­co­lo, ter­mi­nale sot­tile. Qui vale la pena spendere due parole in più e sot­to­lin­eare come la bas­sa pro­fon­dità pone qualche pic­co­lo prob­le­ma di vis­i­bil­ità anche se il ter­mi­nale lavo­ra sdra­ia­to. Dunque io preferisco usare il flu­o­ro­car­bon e diametri nel range 0.12–0.14 a sec­on­da del tipo di fon­do e del­la lumi­nosità ambi­en­tale.

Le montature

Le abbi­amo già descritte nel­l’ar­ti­co­lo intro­dut­ti­vo e non sto a pro­porre vari­anti che alla fine non portereb­bero par­ti­co­lari van­tag­gi ma solo più con­fu­sione. Trat­tan­dosi di mon­tature sem­pli­cis­sime non è una gran perdi­ta di tem­po rifar­le qualo­ra volessi­mo pas­sare da una all’al­tra. Ovvio è che se abbi­amo opta­to per il leg­ering anziché la pesca al colpo sig­nifi­ca che c’è un po’ di ven­to e di incres­patu­ra super­fi­ciale del­l’ac­qua e qua­si sicu­ra­mente user­e­mo una zavor­ra supe­ri­ore ai 5 gram­mi. Quin­di è prob­a­bile che par­tire­mo con il bomb fish­ing e a quel pun­to con­viene impostare la mon­tat­tura come deriva­ta.

La clas­si­ca mon­tatu­ra da bomb fish­ing.

Bomb fishing

Per­al­tro qualo­ra le con­dizioni ci per­me­ttessero di alleg­gerire, potrem­mo facil­mente sos­ti­tuire il piom­bo uni­co con una coro­nci­na su filo doppi­a­to e pas­sare velo­ce­mente al link leg­er. Si trat­ta di pren­dere uno spez­zone di filo (stes­so diametro del­la lenza madre), doppi­ar­lo e appli­carvi sopra i palli­ni; ne deri­va una pic­co­la aso­la che si può con­net­tere al moschet­tone del­la girella al pos­to del piom­bo.
Dato che il link leg­er non ha sen­so sia scor­rev­ole con­siglio anche di bloc­care a monte la girella con moschet­tone. Per tutte queste oper­azioni si usano i palli­ni ingle­si, mor­bi­di, facil­mente ripo­sizion­abili e removi­bili.

Link Leger

Coro­na per link leg­er su filo doppi­a­to per il col­lega­men­to al moschet­tone del­la girella.

Link Leger
Link Leger
Link spon­soriz­za­ti

Azione di pesca

«Think float, fish link».  Se entrate nel­l’ot­ti­ca che il quiver del­la can­na diven­ta l’anal­o­go del­l’an­ten­na del gal­leg­giante il gio­co è fat­to. Scegli­ete­lo dunque come sceglier­este un gal­leg­giante, più o meno sen­si­bile a sec­on­da delle con­dizioni così da reg­is­trare al meglio le man­giate, le toc­che, riducen­do al min­i­mo i fal­si pos­i­tivi ed evi­tan­do che oppon­ga trop­pa resisten­za. Il range lo abbi­amo indi­ca­to, da 0.75 a max 2 oz, con quel­li in fibra da preferire quan­do si sale e ovvi­a­mente in car­bo­nio pieno quan­do si fan­no più sot­tili. In realtà 2 oz sono un lim­ite che in questo speci­fi­co caso (cor­ta dis­tan­za in acqua bas­sa) si ris­er­va solo alle con­dizioni più dif­fi­cili.

Pat­tern di pas­tu­razione e lan­cio.

Pattern pasturazione e lancio

Di soli­to con­viene preparare un po’ di fon­do poiché la pas­tu­razione a bigat­ti­no, a meno che non vi siano già diver­si pesci in zona, richiede un po’ di tem­po pri­ma di rag­giun­gere l’ef­fet­to desider­a­to. Qui la scelta dipende da molti fat­tori e qualche boc­cia di sfar­i­na­to (che attrae e nutre poco) è gen­eral­mente l’ap­proc­cio più indi­ca­to. Prepara­ta un’area che indica­ti­va­mente va da 2 a 4 mq si inizia a pescare preferi­bil­mente inizian­do lun­go i mar­gi­ni del­la zona men­tre si con­tin­ua a pas­tu­rare a caden­za costante ma ques­ta vol­ta uti­liz­zan­do solo bigat­ti­ni. Pic­cole dosi lan­ci­ate spes­so, gius­to una deci­na di larve ogni due minu­ti, rap­p­re­sen­tano un buon com­pro­mes­so che da una parte evi­ta l’over­feed­ing (specie se ci sono pochi pesci) e per­me­tte all’esca di rap­p­re­sentare una scelta plau­si­bile (non il clas­si­co ago nel pagli­aio).

Il quiver del­la can­na deve sfio­rare l’ac­qua.

Quiver basso

Come det­to pri­ma si pesca con la can­na bas­sa ed il quiver a sfio­rare l’ac­qua, con la lenza madre che approssi­ma­ti­va­mente for­ma con questo un ango­lo di 90 gra­di. Il liv­el­lo di ten­sione del­la lenza dipende dal dis­tur­bo ambi­en­tale (ven­to e onda): se vi sono movi­men­ti indesiderati è oppor­tuno appli­care un po’ di ten­sione in più fino a pie­gare leg­ger­mente la vet­ta.
Non è nec­es­sario lan­cia­re spes­so o almeno non quan­to farem­mo pes­can­do con il gal­leg­giante; se il set­up è cor­ret­to la lenza rimane in zona e più che altro ci dob­bi­amo occu­pare di man­tenere il gius­to rit­mo di pas­tu­razione. Ovvi­a­mente i tem­pi di lan­cio sono det­tati dal­la qual­ità del­l’esca che deve rimanere vitale, al pari delle larve lan­ci­ate a fion­da. Può cap­itare che qualche pic­co­lo pesce la rovi­ni (lar­va “ciuc­cia­ta”) o che la tem­per­atu­ra del­l’ac­qua la “iberni” pre­co­ce­mente (raro in ques­ta sta­gione dalle tem­per­a­ture anomale). I tem­pi quin­di van­no dai 5 fino anche ai 10 minu­ti.

Gio­vane ora­ta. Pre­da clas­si­ca in ques­ta tipolo­gia di spot.

Orata link leger

Buone pratiche

Vor­rei con­clud­ere questo breve arti­co­lo con qualche rac­co­man­dazione. Nonos­tante tut­ti gli sforzi e gli accorg­i­men­ti che pos­si­amo met­tere in cam­po dob­bi­amo sem­pre ricor­dare che il lim­ite lo pone il mare e spes­so le ses­sioni di pesca sof­frono, per modo di dire, del­la pre­sen­za di pesci di taglia min­i­ma che dom­i­nano il quadro gen­erale. Quan­do accade è fon­da­men­tale porre par­ti­co­lare atten­zione alle lenze in fun­zione del loro rilas­cio, che deve avvenire sen­za se e sen­za ma.

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Sicu­ra­mente il pri­mo aspet­to da pren­dere in con­sid­er­azione è la lunghez­za del ter­mi­nale. A tal propos­i­to con­siglio di leg­gere (o rileg­gere) l’ar­ti­co­lo ded­i­ca­to al feed­er (Il ter­mi­nale da feed­er: lunghez­za, diametro e mate­ri­ali) e di atten­er­si alla sem­plice rego­la che il ter­mi­nale lun­go è lento nel trasmet­tere le man­giate e tende a deter­minare alla­ma­ture pro­fonde. I pic­coli pesci sono meno sospet­tosi, più voraci e ten­dono ad ingoiare l’esca, con il risul­ta­to che il loro rilas­cio diven­ta prob­lem­ati­co. E un pesce rilas­ci­a­to male è facile che alla fine muoia.
Nel link leger/bomb fish­ing in acqua fer­ma non è qua­si mai nec­es­sario affi­dar­si a ter­mi­nali lunghissi­mi per­tan­to iniziate con 60–75 cm (indica­ti­va­mente tre pal­mi), subito dopo il lan­cio recu­per­ate leg­ger­mente in modo da sten­dere il finale e val­u­tate. La lunghez­za otti­male è quel­la che fa reg­is­trare il mag­gior numero di man­giate e deter­mi­na alla­ma­ture super­fi­ciali.
Se notate una net­ta prevalen­za di prede di pic­co­la taglia (come purtrop­po è accadu­to in queste mie ultime ses­sioni) non temete di usare ami privi di ardiglione (con­siglio gli otti­mi WN501 o WBN502 di Colmic) ricor­dan­do che la salute del pesce è pri­or­i­taria e che man­te­nen­do una ten­sione costante durante il recu­pero le sla­ma­ture non sono poi così fre­quen­ti come si è por­tati ad immag­inare.

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