Di pellet in commercio ve ne sono tantissimi, che senso ha realizzarli? Innanzitutto non è una questione di risparmio e se miriamo a quello è molto meglio orientarsi su quelli commerciali, specie se venduti a peso. Il senso di produrre i pellets da innesco sta tutto nella personalizzazione del gusto e nella ricerca della ricetta migliore; e per ricetta migliore non si deve intendere la migliore in assoluto, che non esiste, ma la migliore per noi, in relazione allo spot, alle abitudini dei pesci, alle pasture che utilizziamo in un dato periodo e via dicendo.
Un pellet è assimilabile ad una pastella dura come concetto e sappiamo tutti che ogni pescatore ha i suoi ingredienti ed il suo metodo per realizzarla; alcune si somigliano ma non ve ne sono di identiche.
In questo articolo vi proporrò un sistema semplice che ricalca a grandi linee la produzione delle boilies, solo che andremo a realizzare dei cilindri. Otterremo così dei pellets con varia consistenza, diverse proprietà compresa anche una versione galleggiante (pop-up).
Ingredienti
La semplicità paga sempre quindi prima di complicare tutto partiamo dall’essenziale. Cosa occorre:
- 1 uovo
- un cucchiaio sostanza oleosa (es. olio di sarda)
- 30 grammi di farina (es. farina di ceci)
- 70 grammi di pastura (la stessa che utilizzeremo per pasturare, es. cavedano rossa al formaggio)
- opzionale: 1 cucchiaino di spezia (es. paprika dolce, curry, ecc.) e 1 cucchiaino di pastura da method (es. al krill)
Gli ingredienti opzionali servono se volete produrre una tipologia di pellet leggermente speziato e con una superficie granulosa che rilasci in breve tempo un aroma particolare. Relativamente alle farine potete utilizzare anche la classica bianca come altre. Io di solito preferisco quella di ceci poiché è particolarmente sapida e proteica e tende ad abbinarsi molto bene a spezie come il curry. Si tratta di una scelta personale che non siete obbligati ad adottare. Consiglio chiaramente di produrre pochi pellets alla volta e di testarli: trattandosi di pellets da innesco ve ne servono pochi e conviene aumentare la produzione solo dopo aver individuato la ricetta ideale.
Relativamente alla pastura potete scegliere quella che usate anche nel feeder; nel caso la pastura sia a granulometria grossa per la presenza di elementi sfusi di generose dimensioni (es. pastura da fiume) conviene setacciarla.
Procedimento
Iniziamo sbattendo un uovo cui è stato aggiunto un cucchiaio di olio di sarda (o altro ingrediente oleoso di vostra scelta). L’olio serve a conferire maggiore elasticità al composto ma può essere considerato anche come additivo aromatizzante.
La parte liquida: un uovo ed un cucchiaio da cucina di olio di sarda.
La parte farinacea: 30 gr di farina e 70 gr di pastura (totale 100 grammi).
Prepariamo poi la parte farinacea miscelando a secco circa 1/3 di farina (es. farina di ceci, farina bianca, ecc.) con circa 2/3 di pastura. Per comodità potete fare 30 gr. di farina con 70 gr. di pastura. Ricordate che un uovo vuole 100 gr di parte farinacea.
Aggiungiamo la miscela un poco alla volta all’uovo sbattuto fino a creare un impasto elastico e non appiccicoso in tutto simile ad una pastella da innesco. L’impasto va coperto con una pellicola o chiuso in un sacchetto messo in frigo per almeno 30 minuti.
Preparazione dell’impasto.
Per produrre pochi pellets si può utilizzare una siringa tagliata del diametro desiderato. Si ottengono dei cilindri che poi andiamo a tagliare in tocchetti più o meno della stessa misura.
Estrusione e taglio.
I boliled pellets vengono poi cotti in acqua bollente per 1–2 minuti (finché non vengono a galla) e fatti asciugare per 24 ore. Si tratta di pellet semiduri, dalla consistenza gommosa che ben si prestano ad essere innescati in vari modi: bait band, baionetta, quick stop o anche direttamente sull’amo.
Bollire i pellets finché non vengono a galla, poi poggiarli su carta assorbente per eliminare l’eccesso di umidità, infine farli asciugare 24 ore all’aria prima di utilizzarli.
I boliled & spiced pellets vengono cotti allo stesso modo solo che dopo un primo rapido passaggio su carta assorbente, mentre sono ancora caldi e umidi, vengono infarinati in un mix di spezie e pastura da method (a vostra scelta). Si usa la pastura da method poiché è a granulometria molto fine e ben si presta ad essere miscelata con le spezie così da formare sul pellet uno strato superficiale omogeneo e molto sottile che aderisce grazie al calore e all’umidità dell’esca appena prodotta.
Anche in questo caso si attendono 24 ore per l’asciugatura completa all’aria prima di utilizzare i pellets da innesco.
A sinistra un mix di paprika dolce e pastura da method al Krill al 50%. A destra i pellets infarinati.
I microwaved pellets vengono invece cotti al microonde. Si tratta di pellets completamente diversi poiché questa cottura li indurisce e li secca producendo pellets duri galleggianti (pop-up). Si utilizza una potenza media (500W) mentre il tempo dipende da quanti pellets inserite nel microonde e se li cuocete aperti o coperti. Indicativamente una manciata di pellets da 8–10 mm cotti coperti (tra due piatti) richiedono circa 4 minuti a 500W. Fate delle prove: il pellet è pronto quando diventa più chiaro dell’impasto, duro e galleggiante in acqua.
I tre tipi di pellet prodotti: boiled, boiled and spiced e microwaved (pop-up).
Inneschi
I nostri pellets si prestano a numerosi tipi di inneschi compresi quelli diretti sull’amo. L’innesco diretto si effettua con i boiled (normali o spiced) in quanto sono pellet semiduri ed è indicato prevalentemente per il mare benché abbia un suo perché anche in acqua dolce. L’innesco tramite bait band è invece un classico d’acqua dolce ma da non sottovalutare in mare dato che riduce la cattura dei piccoli pesci mentre in quelli di taglia produce allamature a livello delle labbra (evitando l’effetto dei denti sul filo e delle placche sull’amo).
Innesco diretto (sinistra) e innesco con bait band (destra).
Gli altri due tipi sono l’innesco tramite quick stop (solo per i boiled in quanto i microwaved andrebbetro forati) e quello con baionetta. In realtà non hanno particolari vantaggi rispetto ai precedenti ma sono comunque due possibilità.
Innesco con quick stop (sinistra) e innesco con baionetta (destra).