Per avere un’idea del tempo che farà non occorre essere esperti meteorologi né tuttavia è sufficiente lo sguardo veloce all’applicazione di turno che più o meno ognuno di noi ha sul proprio smartphone. Pesca e meteorologia hanno un legame piuttosto stretto, sia per quanto concerne la praticabilità dell’attività sportiva sia per le abitudini dei pesci, molto spesso influenzate dalle condizioni meteo.
Quello che vi propongo è il metodo che utilizzo di solito, sostanzialmente basato sull’osservazione “a cipolla” dei modelli (partendo cioè dalle informazioni più generali, di tendenza, fino ad arrivare a quelle più particolari e precise). Nulla che implichi l’essere un esperto del settore, ma solo appunto un buon osservatore. Se siete interessati procediamo con poche informazioni di base e tanta curiosità.
I modelli globali
Si tratta di modelli matematici che consentono di prevedere le condizioni meteorologiche su scala globale (mondiale) e in genere hanno una risoluzione relativamente bassa. Per intenderci ci dicono che cosa potrebbe accadere in generale in un’area piuttosto ampia e si utilizzano per analizzare l’andamento del tempo, anche nel lungo periodo. I più noti sono GFS (americano), ECMWF (europeo), ICON (tedesco), GEM (canadese), UKMO (inglese).
Mappe meteo fornite da Windy. In questo frame è stato settato il modello GFS (immagini in tempo reale).
Chiaramente i calcoli effettuati sulla base di ciascun modello differiscono e dunque le previsioni saranno più o meno diverse. È altrettanto chiaro che laddove le previsioni meteo di più modelli coincidono la probabilità che un dato fenomeno (es. pioggia) si verifichi è più alta. Ne viene che se vogliamo avere un’idea generale di quello che accadrà sulla nostra regione è bene non fermarsi ad un solo modello ma osservarne diversi e “sovrapporre” le informazioni. Windy mette a disposizione gratuitamente i tre modelli GFS, ECMWF e ICON. Ventusky (servizio abbastanza simile) fornisce anche previsioni globali basate su GEM.
In genere l’osservazione di almeno tre modelli è sufficiente e non richiede particolare impegno. Nella pesca sportiva a noi interessano prevalentemente il vento, la pioggia e la pressione atmosferica ma potete soffermarvi anche su moto ondoso e temperatura se lo ritenete necessario.
I modelli locali (LAM)
Si tratta di modelli matematici che coprono solo un’aerea limitata della terra (Limited Area Model), sono più precisi (elevata risoluzione) ma le previsioni presentano un arco temporale ristretto. Non vanno bene per farsi un’idea generale ma sono validi solo nel breve periodo.
Mappe meteo fornite da Windy. In questo frame è stato settato il modello NEMS (immagini in tempo reale).
Approccio Multimodello
Benché la sovrapposizione di diversi modelli possa essere semplicemente visiva (si osservano varie mappe in sequenza) il sito web Meteoblue mette a disposizione l’utilissimo multimodel. Tramite questa interfaccia possiamo selezionare i modelli previsionali che ci interessano (anche tutti ma vi consiglio per l’Italia di limitarvi ai più importanti) e il software ci fornisce grafici con i dati già sovrapposti. In genere sono sufficienti tre o quattro modelli globali ed uno o due modelli locali. Come detto precedentemente, maggiore è la concordanza tra i diversi modelli, maggiore è la probabilità che un dato fenomeno si verifichi.
Esempio di previsione multimodello.
I radar meteo
I Radar mostrano le condizioni meteo che si stanno verificando nel preciso momento in cui le osserviamo (e poco prima). Oltra a fornirci un’istantanea ci consentono anche di osservare lo spostamento di una perturbazione e quindi di prevedere più o meno se questa interesserà nel breve periodo la nostra zona.
Radar Meteo fornito da Windy (immagini in tempo reale).
Esistono molte applicazioni radar, sia per computer che per smartphone. Di solito io consiglio, altre al già noto Windy, il servizio di Ventusky e quello di OpenWeather.
Riassumendo: che tempo farà?
Il primo passo è dunque analizzare la tendenza generale. Io generalmente preferisco farlo a step di sette giorni anche perché più ci si allontana nel tempo più le previsioni diventano imprecise. Questa analisi si fa con i modelli globali, diciamo GFS, ECMWF e ICON.
Si osserva come si muovono le pressioni (alta e bassa), come si spostano le piogge e si da un’occhiata al vento su un’area vasta (di solito l’intera penisola). Abbiamo così un quadro ampio che ci fa capire già qualcosa.
Il secondo passo è l’analisi dei modelli locali, a maggior risoluzione, e si procede a step di 48 ore. Si prendono ancora in considerazione pressione, pioggia e vento con un focus sull’area che ci interessa (dove ci troviamo o dobbiamo andare e poco oltre).
Il terzo ed ultimo passo è l’osservazione del radar (in caso di pioggia). Si fa qualche ora prima per capire se la perturbazione è vicina e che direzione prevalente sta prendendo.
Conclusione e altri link
Ricordate sempre che i modelli matematici ricalcolano le previsioni periodicamente (si parla di “corse” o “run”). In altre parole le previsioni vengono aggiornate anche diverse volte al giorno. Di solito non ci sono però variazioni molto importanti sul breve periodo, quantomeno per l’analisi che dobbiamo fare noi (altro discorso è per gli esperti di settore). Altra cosa importante è che i modelli locali ad alta risoluzione sono inizializzati a partire dai modelli globali e se la previsione del modello globale è sbagliata anche la simulazione del modello locale lo è. E qui torniamo all’utilità dell’approccio multimodello e a quanto abbiamo detto poco fa: se più modelli diversi concordano con una previsione, la probabilità che quanto previsto si verifichi aumenta.
Per concludere vi lascio il link ai modelli LAM (locali) resi disponibili da Centrometeo e al sito web Meteologix. La lettura qui comincia a farsi complessa e la consiglio solo ai più curiosi. Quanto visto sopra, utilizzando Windy, Ventusky e Meteoblue, è più che sufficiente per realizzare previsioni con un buon livello di affidabilità così da poter svolgere al meglio la vostra attività sportiva all’aperto.