Sui nostri canali e in rivista abbiamo più volte presentato una nutrita serie di sonde da poter realizzare partendo da materiali di uso comune. Qui ci limitiamo a consigliarne soltanto una, forse la più pratica e semplice e che batte le altre per rapidità di realizzazione e versatilità.
Materiali e costruzione
Si parte da due elementi normalmente presenti tra gli accessori e la minuteria: un piombo ed uno sgancio rapido. Lo sgancio rapido è particolarmente comodo poiché comprende già il gommino di chiusura che, come vedremo, consente di assicurare la sonda sia sull’amo che su qualsiasi pallino della corona.
Il necessario: un piombo sferico di 20–30 grammi ed uno sgancio rapido.
Per costruire la sonda basta incastrare lo sgancio rapido all’interno del foro passante del piombo. Un leggero strato di colla (es. colla a caldo) può rendersi necessario in caso i diametri siano troppo diversi e lo sgancio tenda a sfilarsi con facilità.
Abbiamo già parlato della misurazione del fondo. Ricordo che queste sonde, specie quando di un certo peso, non sono adatte al lancio ma vengono utilizzate per la misurazione in punta di canna o poco più distante con la bolognese (per l’inglese si usa il pallino sull’amo).
Sonda sferica completata. Un leggero strato di colla può rendere lo sgancio meno incline a sfilarsi.
Applicazione
Nel sondare il fondo a livello dell’amo basta applicare la sonda sulla curvatura e serrare lo sgancio portando in alto il gommino. Per coloro che volessero l’amo proprio a contatto con il fondo è sufficiente spostare ulteriormente il galleggiante per una lunghezza pari all’altezza della sonda. Mi si permetta di sottolineare come molto di rado (per non dire mai) il fondale sia perfettamente piano ed un centimetro di tolleranza equivale praticamente ad avere l’amo a sfiorare il fondo (dead-depth). Si parla di amo sollevato (over-depth) o terminale appoggiato (over-depth) quando la profondità discosta da quella misurata a sonda (in difetto o in eccesso) di almeno 5 cm, una misura che inizia ad annullare le naturali variazioni di conformazione del fondo.
Sondaggio a livello dell’amo.
Nel sondare a livello del pallino (di solito il primo della corona) basta applicare e chiudere il gancio sulla lenza immediatamente sopra. Il fatto che la sonda sia scorrevole (quanto meno nell’intervallo tra i due pallini) non ha rilevanza sondando in punta di canna in quanto il peso la tiene a contatto con il pallino sul quale vogliamo sondare. Anche qui occorre sottolineare che per pescare appoggiati non è strettamente necessario sondare sul pallino ma si può sondare sull’amo e poi alzare il galleggiante di una misura pari alla porzione di lenza che vogliamo appoggiare (in questo caso la distanza tra amo e primo pallino).
Sondaggio a livello del pallino.
C’è sempre, come detto prima, un certo grado di tolleranza dovuta alle differenze sul piano del fondo. Anche nella pesca a trattenuta bloccata, dove la lenza non effettua la passata ma rimane ferma sul posto, il primo pallino può appoggiare di più o di meno o addirittura sollevarsi per via delle variazioni di corrente. Ciò significa che per quanto si sondi il fondale con precisione saranno quasi sempre necessari aggiustamenti, per quanto minimi, al fine di trovare l’altezza ideale.