I feeder di tipo block-end (chiusi ai poli) sono abitualmente associati alla pesca con i bigattini. In realtà questi pasturatori possono rivelarsi estremamente versatili anche in altri approcci, specialmente se vengono apportate alcune semplici modfiche. In questo articolo analizzeremo alcuni scenari tipici spiegando il perché del loro utilizzo e come modificarli in funzione del tipo di pastura che intendiamo caricare al loro interno.
Sfarinati (groundbaits)
Senza apportare alcuna modifica i feeder block-end sono pasturatori ideali per veicolare gli sfarinati quando è necessaria una protezione extra e/o un rilascio più lento della pastura. Benché solitamente gli sfarinati si carichino all’interno dei classici open-end, il fatto che questi siano aperti ai due poli comporta di solito una idratazione ed un rilascio più rapido, specie quando si tratta di feeder a gabbia (cage feeders).
Ovviamente idratazione e rilascio dipendono anche da come abbiamo bagnato la pastura e di quanto l’abbiamo compressa ma vale comunque la regola generale che tante più sono le aperture in un pasturatore e tanto più velocemente questo scarica il suo contenuto.
Feeder block-end non modificato e caricato con uno sfarinato semplice.
Il feeder block-end è nato per la necessità di proteggere i bigattini durante il lancio e la discesa del pasturatore verso il fondo consentendone la fuoriuscita a piccole dosi grazie ai fori (attraverso i quali le larve in movimento sono capaci di uscire). Si tratta dunque del pasturatore più “chiuso” che abbiamo a disposizione. Ovviamente i fori consentono anche la fuoriuscita degli sfarinati e di piccole particelle che possano attraversarli con facilità benché, non essendo dotate di movimento, sia richiesta l’azione di una corrente, anche molto debole, ma capace di creare un flusso all’interno del pasturatore.
I feeder block-end quindi sono quindi una soluzione alternativa e interessante in almeno due scenari:
- Nella pesca in corrente: quando si desideri proteggere maggiormente la pastura e farla rilasciare più lentamente. Occorre però fare attenzione al grado di bagnatura e compressione poiché oltre un certo limite la pastura rischia di non uscire affatto (si recupera il feeder con ancora tutta la pastura all’interno o comunque la maggior parte).
- Nella pesca in calata: quando si desideri intercettare pesci anche negli strati superiori della colonna d’acqua ed eventualmente indurli ad abbassarsi. Qui si usano sfarinati poco bagnati in quanto sono comunque protetti durante il lancio (feeder “chiuso”) ma con l’impatto in acqua e la discesa creano rapidamente una colonna che scende verso il fondo. Per evitare che una volta sul fondo il feeder sia vuoto si può utilizzare una compressione della pastura variabile (metà inferiore del feeder con pastura molto compressa e metà superiore del feeder con pastura solo appena compressa).
Micropellets (fori extra-large)
Per l’utilizzo dei block-end con i micropellets è quasi sempre necessario allargare i fori. Questo perché la granulometria della pastura è sensibilmente superiore rispetto agli sfarinati benché il diametro dei pellets (micro) sia nettamente inferiore a quello dei fori. In maniera rapida l’allargamento si può fare con delle forbici o un taglierino ma se volete ottenere un risultato perfetto il multiutensile rotativo (vedi dopo) è quello che consente la massima precisione e pulizia.
Feeder block-end modificato con fori di diametro maggiore.
L’uso dei micropellets è orientato alla pesca diretta sul fondo in condizioni di corrente superiore a quella per la quale saremmo in grado di usare efficacemente un più classico pellet feeder. Spesso i micropellets vengono caricati in mix o a strato insieme ad uno sfarinato ottenendo così una pasturazione a granulometria mista.
Pellets, particles e pastura (semi-open)
In quest’ultimo caso al nostro block-end è stato tagliato il polo inferiore di fatto trasformandolo in una sorta di domed/bell feeder, cioè un pasturatore con una sola grande apertura tipicamente utilizzato per veicolare particles (letteralmente “particelle solide” di vario tipo come mais e granaglie varie ma anche casters, bigattini morti e pellets).
Feeder block-end modificato con taglio (apertura) del polo inferiore.
Il grande foro inferiore viene chiuso con un tappo di pastura mentre gli altri elementi rimangono ben protetti all’interno durante il lancio, pronti per essere poi liberati sul fondo non appena il tappo di pastura si dissolve. Si tratta di un feeder e di un approccio che consente di veicolare anche a lunga distanza buoni quantitativi di particles.
Suggerimenti
I multiutensili rotativi, di fatto dei piccoli trapani elettrici con vari accessori, sono estremamente utili per fare una nutrita serie di lavori. Ve ne sono di tutti i prezzi ed anche quelli più economici sono sufficienti per intervenire con precisione sui pasturatori effettuando tagli precisi, allargamenti dei fori e via dicendo.
Ovviamente le semplici modifiche fin qui descritte si possono fare anche senza multiutensile tuttavia il mini trapano elettrico è molto utile anche in altri scenari come ad esempio la foratura dei pellets duri, che avviene con questi strumenti in modo rapido e preciso senza rischio che il pellet si rompa durante la realizzazione del foro.